Pershing to Take Climate Post at DOE After Resigning as No. 2 U.S. Negotiator

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Jan 242013
 

Jonathan Pershing is resigning as a senior U.S. climate negotiator at the State Department and moving to the Energy Department to serve as a senior climate policy official, the State Department said Jan. 18. Pershing has been deputy special envoy for climate change at the State Department since March 2009, serving as the No. 2 U.S. climate negotiator under U.S. Special Envoy for Climate Change Todd Stern and representing the United States at international climate change negotiations. (…)

It is possible that the position will not be continued or will be redesigned under the leadership of Sen. John Kerry (D-Mass.), said Alexander Ochs, director of climate and energy at the Worldwatch Institute. Kerry has been nominated by President Obama to replace outgoing Secretary of State Hillary Clinton. (…)

You can find the full BNA Daily Environment Report & BNA Daily Report for Executives [HERE].

 

Ma questa è l’unica via

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May 042010
 

A colloquio con Alexander Ochs, direttore del programma

È uno dei massimi esperti americani di politiche energetiche, nazionali e internazionali, e di sicurezza energetica. Il suo nome è Alexander Ochs e La Nuova Ecologia l’ha intervistato per fare con lui un punto sull’impegno, e sui risultati, di Obama sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici.

Qual è lo stato della legislazione statunitense sui cambiamenti climatici?

Per chi non conosce il nostro sistema politico – la divisione del governo, i controlli e i bilanciamenti dei poteri esecutivo e legislativo – è difficile capire. La Camera dei rappresentanti ha approvato a giugno l’American clean energy & security act,

un documento con obiettivi modesti e a lunga scadenza su clima ed energia. È stata però la prima volta che una Camera ha approvato una legge per limitare le emissioni dei gas serra. Una legge, va sottolineato, passata per pochi voti: 219 contro 212, solo 8 quelli republicani. Ora tutta l’attenzione è al Senato, dove i democratici Barbara Boxer e John Kerry hanno portato a settembre il Clean energy jobs and american power act, una nuova legge sulle emissioni che implica massicci investimenti nelle energie pulite e nella ricerca e cattura dell’anidride carbonica. Vista con favore dagli ambientalisti, ha incontrato l’opposizione dei conservatori, che la ritengono troppo complicata, costosa e d’ampio raggio. Se passerà non sarà nella versione originale.

Ora che cosa accadrà?

Sono in discussione altre leggi. Innanzitutto il Carbon limits and energy for America’s renewal act, introdotto a dicembre dalle senatrici Maria Cantwell e Susan Collins. Con limiti più modesti sulle emissioni, questa legge cerca nuove strade nel dibattito sul cambiamento climatico e sull’energia. Prevede un sistema di tetti e dividendi che fornirebbe fino al 75% degli introiti della vendita all’asta dei permessi d’inquinare alle famiglie per compensare l’aumento dei costi energetici, che si presume saliranno dopo la regolamentazione delle aziende. Il rimanente andrebbe a un fondo di ricerca e transizione verso un’economia pulita.

 [Si prega di leggere l’intera intervista qui]